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Migrazioni 2.0 nasce dall'incontro di cinque studentesse universitarie del corso in Educatore Sociale e Culturale dell'Università di Bologna, accomunate dall'interesse per gli attuali flussi migratori che interessano il nostro Paese.
In questo spazio ci proponiamo offrirvi il nostro sguardo su tematiche quali la tratta di esseri umani ai fini della prostituzione, i servizi territoriali italiani adibiti all'accoglienza dei richiedenti asilo, così come dati statistici di matrice più generale sul fenomeno migratorio odierno.
Sperando di stimolare il vostro interesse critico nell'ambito di queste tematiche, vi auguriamo una buona lettura, invitandovi a condividere il vostro pensiero e le vostre opinioni con noi e con i lettori di questo blog!
venerdì 20 ottobre 2017
Tratta Italia-Nigeria: il rito del juju
Le ragazze nigeriane che
sbarcano in Europa sono più che decuplicate negli ultimi tre anni, denuncia l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Vittime della tratta ai fini della prostituzione,
queste donne sono intrappolate nella compravendita illecita di esseri umani anche
per mezzo della “magia nera”: il rituale del juju.
Viscere di gallo, “pozioni
magiche” e tagli sulla pelle sono solo alcuni fra gli elementi che compongono
il rituale. Questa pratica viene utilizzata dai trafficanti nigeriani come
strumento di controllo per soggiogare psicologicamente le proprie vittime,
grazie soprattutto alla forte influenza culturale che il juju esercita su di loro.
Si tratta dunque di una cerimonia di espropriazione dell’anima, nella quale non
conta tanto la violenza, quanto piuttosto il simbolismo insito nella pratica
stessa, appunto, la perdita della proprietà di sé.
Vivian (nome di fantasia) testimonia: "Mi spogliarono, mi fecero indossare un vestito bianco ed inginocchiare sull'acqua. Il mio protettore sgozzò un gallo che aveva portato con sé, ne prese le interiora e le poggiò sulla mia testa, premendo forte perchè il sangue dell'animale colasse sul mio corpo. Lo sciamano iniziò la preghiera: se onorerai il tuo debito la tua vita proseguirà liscia come l'acqua di questo mare, se non paghi, finirai in un vortice. Io promisi, in quel momento non sapevo se ci credevo, ma potevo percepire la forza del juju, sentivo che mi soggiogava".
Non si sa molto sulle origini del
juju, una tradizione proveniente dall’Africa occidentale fatta di rituali che
comprendono entità sovrannaturali, spiriti e fantasmi, il cui potere può essere
convocato ed utilizzato unicamente da uno stregone. Chi vi crede afferma che
questa pratica possa essere utilizzata per nobili propositi quali, ad esempio,
curare malanni, ma che questa possa essere altresì impiegata con intenzioni
malvagie: inducendo pazzia, malattia e persino la morte.
Ad oggi, purtroppo, molte
ragazze considerano lo sfruttamento come un inevitabile prezzo da pagare per il
raggiungimento di una nuova vita di benessere in Europa. Ancora, molte non
denunciano i propri aguzzini, non solo per paura di ritorsioni ai danni della
propria famiglia rimasta in Nigeria, bensì proprio per timore delle maledizioni
e della presunta follia derivanti dal tradimento del rito juju.
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